Chi era Karl Marx? - Parte II

24/11/11

24/11/11


S'è detto, nel precedente articolo, che questo gigante era uno scienziato. In questo scritto vedremo alcune testimonianze relative all'uomo "privato", ai suoi amori, alle sue passioni. L'obiettivo mio è duplice: da un lato sottolineare come la passione, nel senso più perfetto e generale del termine, riguardasse ogni aspetto della vita di Marx, quindi anche quello amoroso; dall'altro ricordare che dare la vita per la specie umana, vivendo di stenti, studiando, ragionando, analizzando, scrivendo, non è assolutamente incompatibile col condurre una vita di sentimenti. Anzi, senza sentimenti così profondi verso la vita, sarebbe stato impossibile per Marx produrre ogni sua singola opera.


Breve cronologia "famigliare"

1818 - Nasce a Treviri, nella Prussia renana, figlio di un avvocato israelita convertito al protestantesimo
1835 - Si trasferisce a Bonn per studiare giurisprudenza
1836 - Si sposta a Berlino dove si fidanza segretamente con Jenny von Westphalen, appartenente ad una famiglia di reazionari prussiani: suo fratello fu ministro degli affari interni della Prussia dal 1850 al 1858
1838 - Muore il padre di Marx
1841 - Torna a Treviri e poi ancora a Bonn
1842 - Inizia a collaborare con la Gazzetta renana e conosce Friedrich Engels
1843 - Lascia la redazione della rivista, si sposa con Jenny e partono per Parigi


1844 - Nasce Jenny Marx, prima figlia. Reincontra Engels e nasce l'amicizia e la collaborazione tra i due
1845 - Viene espulso da Parigi, va a Bruxelles e poi viene raggiunto dalla famiglia. Nasce Laura Marx, secondogenita
1847 - Nasce Edgar Marx
1848 - Tornano a Parigi perché espulsi dal Belgio
1849 - La famiglia Marx si trasferisce a Londra perché espulsi da Parigi. Nasce Guido Marx
1850 - Muore Guido Marx
1851 - Nasce Franziska Marx. E nasce Friedrich Demuth (spacciato inizialmente per il figlio di Engels) da Marx ed Elena Demuth, donna di servizio della famiglia e quasi in "tutt'uno" con essa
1852 - Muore Franziska Marx
1855 - Nasce Eleanor Marx e muore Edgar Marx
1863 - Muore la madre di Karl Marx
1868 - Laura Marx sposa Paul Lafargue
1872 - Jenny Marx sposa Charles Longuet
1881 - Muore Jenny von Westphalen in Marx
1883 - Muore Jenny Marx in Longuet. Muore Karl Marx


Jenny

Jenny von Westphalen era un pensiero fisso. Anche mentre produceva le sue opere lontano dalla famiglia, Marx pensava a lei. Talvolta interrompeva il suo lavoro e le scriveva una lettera, un pensiero. Era il 1836 e, Karl Marx, a Berlino sta studiando freneticamente Hegel dalla A alla Z, ma non pensa che a Jenny e scrive al proprio padre: "Quando vi ho lasciati, un mondo nuovo era nato per me, il mondo dell'amore, e, sulle prime, un'ebbrezza nostalgica, un amore senza speranza. Lo stesso viaggio a Berlino, che in un'altra situazione mi avrebbe riempito di entusiasmo, che mi avrebbe infiammato di gioia di vivere, mi ha lasciato freddo; [...] le rocce che io vedevo non erano più tormentate, più aspre dei sentimenti della mia anima; le grandi città non più frenetiche del mio sangue; né le statistiche economiche più pesanti, più insopportabili dei fantasmi che portavo dentro di me e, in definitiva, l'arte non era così bella come Jenny". Nel 1842 Marx scriverà all'amico Arnold Ruge: "Posso garantirvi, senza alcun romanticismo, che sono innamorato dalla testa ai piedi, e molto seriamente." E' il 1856 e Marx è a Manchester. Scrive alla moglie, ospite della propria madre a Treviri: "Mia piccola cara, ti scrivo nuovamente perché sono solo e perché sono tormentato dal fatto di dialogare di continuo con te nella mia testa, senza che tu ne sappia niente, senza che tu mi possa capire e rispondere. [...] e trovo che i miei occhi, abituati alla luce della lampada e al fumo, sono capaci - malgrado tutto - di creare un'immagine, non solo in sogno ma anche quando sono aperti. Tu sei davanti a me in carne ed ossa, e io ti tengo fra le mie mani. Ti abbraccio dalla testa ai piedi e cado in ginocchio davanti a te e mormoro: "Signora, vi amo". [...] Una momentanea assenza è utile [...] Grandi passioni, che per la vicinanza del loro oggetto, pigliano la forma di piccole abitudini, crescono e riacquistano la loro dimensione naturale in virtù dell'azione magica della lontananza. Così capita al mio amore. [...] Il mio amore per te, dal momento in cui ti allontani, appare per quello che è: gigantesco, ed è in lui che convergono tutta l'energia del mio spirito e tutti gli impulsi del mio cuore." Eleanor Marx, ultima figlia di Karl e Jenny, ricorda così l'amore tra i genitori riferendosi all'autunno 1880 in cui sua madre Jenny è malata al fegato e Marx è colpito da congestione polmonare. I due sono a letto in stanze adiacenti e lui è quasi morente: "Mai dimenticherò il mattino in cui egli si sentì abbastanza forte per recarsi nella camera di mamma. Essi erano di nuovo insieme, giovani, lei come una ragazza innamorata e lui come un giovane innamorato, che entrano insieme nella vita - e non come un vecchio strappato alla malattia e una vecchia donna morente che si accomiatano l'uno dall'altra per sempre".


Elena Demuth

Nel 1962 Werner Blumenberg, collaboratore all'Istituto Internazionale di Storia Sociale di Amsterdam, pubblica per la prima volta una lettera del 2 settembre 1898 di Luisa di Freyberger-Kautsky (prima moglie del rinnegato Kautsky, come lo definirà a ragione Lenin) al rivoluzionario tedesco August Bebel. Questa è l'unica testimonianza scritta che si ha della cosiddetta "questione Marx-Demuth". Elena Demuth, soprannominata Lenchen, era una contadina robusta e totalmente devota alla famiglia Marx (arriva anche a rinunciare al proprio salario). Era una specie di "tuttofare" e possiamo considerarla come una seconda madre per i figli di Marx e Jenny. Il tradimento di Marx, da cui nascerà il piccolo Freddy, avviene nel periodo più misero della vita dello scienziato. Ecco un brevissimo passo della lettera. "Ho saputo da Generale [NdA: Engels] in persona che Freddy Demuth è il figlio di Marx. [...] Egli [NdA: Engels] si era sostituito a Marx solo per risparmiargli un doloroso conflitto domestico. [...] Marx temeva il divorzio, e del resto sua moglie era molto gelosa". Qui l'amore non è stato tradito che dalla miseria. Jenny perdona Marx e perdona Elena. La questione non verrà mai più toccata dalla coppia, ma Jenny vuol sempre bene a Karl e lui l'ama più che mai.


I bambini

William Liebknecht, padre del capo dei rivoluzionari tedeschi Karl, scrive in Ricordi su Marx: "Come tutti gli uomini di natura forte e sana, Marx amava straordinariamente i suoi figli. Egli non si limitava ad essere il padre più tenero, capace di trasformarsi, per lunghe ore, in bambino con i suoi bambini, ma si sentiva attratto, come da una forza magnetica, anche verso i bambini che non conosceva, soprattutto quelli abbandonati e poveri che incontrava per la strada. Cento volte, mentre percorreva i quartieri miserabili, si staccava spesso da noi per andare ad accarezzare i capelli di qualche bambino a sbrendoli, che si vedeva sulla soglia di una porta, e fargli scivolare in mano un penny o un mezzo penny". In una lettera ad Engels, sempre durante il periodo più misero in cui tradisce Jenny, scrive: "Senza i nostri bambini, io mi suiciderei".