A febbraio di quest'anno in Guinea si è acceso il focolaio che ha poi sviluppato la più violenta epidemia di Ebola della storia, con circa 15 mila contagi e più di 5 mila decessi. Tanto si è detto e scritto sull'argomento, dai soliti allarmismi infondati ai complotti sulla creazione in laboratorio dell'arma biologica made in USA. Ma forse c'è di peggio.
Siamo nel 2014 e pare di essere tornati indietro di cinquant'anni. Solo che qui non siamo in una pellicola di Fernando Cerchio: il ciarlatano di turno non è il Principe della risata, e il nemico da combattere non è un possente personaggio cinematografico.
Da circa tredici anni c'è un signore che asserisce di poter guarire le persone da malattie come l'AIDS, senza lasciare alcuno strascico. Non solo, il suo trattamento pare preservi pure dai contagi. Ma leggiamo la traduzione di quanto scrive su uno dei suoi siti Vitalremedies:
All'inizio del 2002, dopo molta esperienza passata in Etiopia tra i pazienti malati di AIDS [...] è riuscito a reinventare la risonanza vitale in un modo nuovo che ha rivitalizzato il sistema immunitario. Con questa nuova forma di guarigione/risonanza, le persone di tutte le età relativamente sane ma affette da AIDS hanno avuto miglioramenti nel giro di due settimane. Cominciavano ad alzarsi dal letto e iniziavano a migliorare. Piano piano divenne chiaro che tutti stavano migliorando, quasi senza eccezioni. [...]
Le persone di tutta l'Africa, grazie a questo sistema, si riprendono in modo affidabile dall'AIDS.
O, ancora, quello che scrive su un altro dei suoi siti, Boosters4Africa:
Col successo del trattamento all'AIDS, Peter utilizza la stessa tecnica per inventare rimedi per tutta una serie di altre situazioni. [...] persone che soffrono di diabete, pressione alta, malaria, tubercolosi, autismo, asma - l'elenco potrebbe continuare.
[...] persone che utilizzano [...] rimedi a base di acqua per guarire dai loro problemi; tra cui malaria, shock e traumi, paura e fame, herpes, AIDS - ancora una volta l'elenco potrebbe continuare.
Si definisce un innovatore che ha cominciato da adolescente e che non ha mai smesso. Lui è Peter Chappell, accademico onorario della Società inglese degli Omeopati di cui abbiamo parlato nell'articolo Regolamentare l'omeopatia: a chi giova? e inventore della "tecnologia booster".
Come funziona questo rimedio non si sa, ma pare che per un affetto da Ebola, ad esempio, sia sufficiente ascoltare una particolare musica fornita gratuitamente da Chappell ogni 15 minuti fino a quando non ci si sente meglio. E se l'Ebolavirus non è ancora venuto a trovarvi (e non avete alcuna intenzione di ospitarlo dentro di voi) ascoltate quella musica una o due volte giorno fino a quando il pericolo è passato. Ovviamente c'è una musica per diverse malattie, ma tutte quante fungono da booster aumentando la salute di chi ascolta e rafforzando il sistema immunitario.
Avete letto bene.
Nemmeno fossimo in un videogioco sparatutto dove agguanti un semplice antidolorifico e ti si cicatrizzano tutte le ferite.
L'omeopata inglese Peter Chappell |
Mentre il nostro buon omeopata Peter Chappell musica al mondo le sue note, e con lui tutti i ciarlatani in buona o cattiva fede, c'è chi lavora assiduamente per contrastare il diffondersi dell'epidemia e per trovare un ostacolo medico, reale, alla malattia.
Caro Chappell, stai facendo una... cappellata! Siamo nel 2014 e pare di essere tornati ai tempi di Totò contro Maciste. Ma la vita, come cantavano gli Articolo 31, non è un film. E questa colonna sonora potevi risparmiartela.