Galileo e l'esercito europeo

23/12/08

23/12/08


Galileo è il sistema di navigazione satellitare che l'Unione Europea vuole contrapporre al sistema americano GPS nato nel 1973 (Global Positioning System - gestito dal Dipartimento della Difesa, corrispondente al nostro ministero della Difesa - abbreviazione di NAVSTAR GPS, ossia NAVigation System Time And Ranging Global Positioning System).

Per il progetto era previsto un co-finanziamento pubblico-privato, ma a causa delle scarse prospettive di profitti derivanti dalla vendita dei servizi di navigazione (il sistema GPS americano fornisce il segnale gratuitamente) il consorzio privato si è rifiutato di coprire le spese aggiuntive di 2,4 miliardi di euro necessarie alla conclusione del progetto.

A dimostrazione di quanto è considerato strategico questo progetto "civile" dalla Commissione Europea, si è deciso di finanziare il progetto con capitale interamente pubblico. Grazie al voto a maggioranza l'Europa dei 27 è riuscita a superare anche l'ostacolo dell'assegnazione degli appalti che vedeva direttamente coinvolti gli interessi dei singoli Stati membri, con la Spagna che rivendicava un centro di controllo satellitare per se in aggiunta ai due centri già definiti di Oberpfaffenhofen (nei pressi di Monaco di Baviera, Germania) e del Fucino (Abruzzo, Italia). Commenta Il Sole 24 Ore: "I "frondisti" di oggi e domani sono avvertiti: oramai in Europa il gioco si fa duro, soprattutto se di mezzo c'è la competizione globale. La lezione spagnola vale per tutti".

Si profilano importanti ricadute per l'Italia, oltre al centro del Fucino vedrà Finmeccanica ben piazzata con Alenia e Telespazio, sia come capofila (nei sistemi di controllo) sia come alleata della francese Thales. Il progetto Galileo è stato sempre presentato come un sistema puramente civile in contrapposizione al sistema GPS controllato direttamente dal Pentagono.

In realtà il motivo principale della necessità di un sistema di navigazione europeo è il timore che gli americani possano negare le chiavi di decodifica del segnale più preciso del GPS, quello che viene utilizzato per gli scopi militari. Questo impedirebbe all'esercito europeo l'utilizzo di un gran numero di armi e apparati: missili a guida satellitare, tutta una serie di veicoli teleguidati come i droni, strumenti per il controllo della posizione delle truppe e per guidarle in terreni sconosciuti.


Capiamo bene perché per l'Unione Europea avere il controllo di una risorsa così strategica è fondamentale...

Infatti il 12 novembre 2007 a Berlino nella conferenza stampa congiunta con Angela Merkel, Sarkozy, presidente francese, ha dichiarato a proposito di Galileo: "Entrambi vogliamo che venga realizzato. È uno degli obiettivi strategici principale per l'Europa, e noi vogliamo che venga realizzato al più presto" e la Merkel: "Germania e Francia vogliono spingere su questo progetto. Siamo d'accordo che non vogliamo rinunciare. Siamo profondamente convinti che l'Europa ha bisogno di questo progetto"; allo stesso modo Prodi dopo un incontro con la Merkel otto giorni dopo: "Il progetto Galileo è un progetto di cui l'Europa ha un bisogno straordinario ed oggi è stato fatto un passo avanti decisivo anche se la decisione spetta a tutti i Paesi dell'UE".

Sono strane dichiarazioni se si ipotizza un uso esclusivamente civile di Galileo, soprattutto se si considera che per l'uso civile è già presente, e gratuito, il sistema GPS.

Ma del resto come ha detto Sarkozy all'Europarlamento: "Come potrà l'Unione essere indipendente, avere un'influenza politica nel mondo, essere un fattore di pace e di equilibrio se non sarà capace di assicurare la propria difesa?".

La grande idea di Europa diventa il grande esercito europeo, dotato delle armi più sofisticate e micidiali, questo è il bisogno straordinario che ha l'Unione Europea.