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La linea terrestre russo-americana
L'idea del collegamento Europa-USA passando dalla Siberia e dallo Stretto di Bering fu concepita dall'imprenditore americano Perry McDonough Collins (1813-1900) nel 1854, e il suo progetto trovò il supporto dei governi americano e russo. Le due potenze continentali procedevano simmetricamente nell'espansione territoriale, gli USA verso Ovest e la Russia verso Est: il punto di contatto tra queste due grandi potenze emergenti era l'Alaska, venduta nel 1867 dalla Russia agli Stati Uniti. Il progetto russo-americano era una minaccia per l'Impero britannico, dominatore dei mari.
Lo sviluppo scientifico-tecnologico e la competizione tra le grandi potenze si compenetrano. La scienza è una forza produttiva sociale: non esiste una libera ricerca scientifica alimentata da una dinamica propria; gli scopi della scienza sono fissati, in modo più o meno diretto, dalle forme di produzione dominanti in un'epoca storica data. Il dominio del mare è la base della scienza termodinamica e della scienza elettrica britannica nel XIX secolo.
Tecnologie e interessi di potenza
La telegrafia statunitense e quella britannica seguirono strade diverse, terrestre la prima, marittima la seconda, e lo sviluppo delle tecnologie fu diverso perché adeguato ai diversi scopi.
L'americana Western Union Company sostenne lo schema di Collins perché riteneva impossibile il successo della posa del cavo transatlantico, i cui primi tentativi vennero fatti nel 1857. Il governo russo diede a Collins i diritti esclusivi nei suoi territori e il sostegno finanziario, mentre la Camera di Commercio di New York diede la sua approvazione: venne così costituita la Russian-American Telegraph.
Fu una grande impresa: venne costruita una linea di 13 mila chilometri da Pietroburgo a Vladivostock, sul Pacifico, e anche il Giappone venne connesso nel 1872 con un cavo sottomarino.
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In rosso il progetto di Perry McDonough Collins del 1854 |
Però il progetto di connettere l'Europa con gli USA attraverso la telegrafia terrestre non si realizzò: nel 1866 il successo del cavo transatlantico portò la Western Union a ritirare il suo appoggio alla via siberiana.
Da Terranova a New York
Nel 1852 i tempi di consegna per nave di una lettera partita da Londra erano di 12 giorni per New York, 33 per Bombay, 45 per San Francisco, 57 per Shanghai e 73 per Sidney. Il telegrafo rivoluzionò il rapporto tra lo spazio e il tempo.
La distanza più vicina tra l'Europa e il continente nordamericano è quella tra l'Irlanda e Terranova (Newfoundland), circa 3700 km. A una latitudine più bassa, da Londra a New York, sono circa 6 mila km.
L'idea di collegare con il telegrafo il Regno Unito agli USA nacque da un progetto dell'ingegnere telegrafico Frederick Newton Gisborne (1824-1892). Rampollo di un'antica famiglia di proprietari terrieri, e nello spirito pionieristico anglosassone, nel 1842 all'età di 18 anni, Gisborne iniziò a viaggiare per il mondo: conobbe tutti i continenti fino a che nel 1845 si fermò in Canada.
Entrato nella cerchia degli interessi mercantili della colonia britannica, divenne il primo operatore della Montreal Telegraph Company, nel Quebec. Con la formazione della British North American Electric Telegraph Association, il Quebec venne connesso con le province marittime della Nuova Scozia e, negli anni 1849-51, Gisborne divenne sovrintendente delle linee telegrafiche del governo canadese ad Halifax.
Il successo del cavo sottomarino del Canale della Manica generò in Gisborne l'idea di connettere la Nuova Scozia con Terranova, attraverso il Golfo di San Lorenzo. Nel suo piano i messaggi sarebbero stati trasportati per telegrafo da Londra all'Irlanda, poi avrebbero percorso la rotta marittima più breve, quella tra l'Irlanda e Terranova, e da qui per via telegrafica sarebbero giunti a New York. In totale il tempo impiegato da un messaggio sarebbe stato dimezzato a soli 5-6 giorni.
Nel 1852 Gisborne costituì la Newfoundland Electric Telegraph Company, ma l'impresa finì in bancarotta a causa degli ostacoli più grandi del previsto portati dal territorio selvaggio di Terranova. A gennaio di due anni dopo Gisborne andò a New York per consigliarsi con i suoi finanziatori, e qui incontrò Matthew Dickinson Field (1811-1870), ingegnere civile e costruttore che lo mise in contatto col fratello Cyrus West Field (1819-1992).
Il finanziere americano
Cyrus West Field, ricco mercante e finanziere di New York, stanco degli affari, si era ritirato dall'attività a soli 33 anni. Il piano di Gisborne gli diede un nuovo entusiasmo. Scrisse a Samuel Morse (1791-1872) per sapere se l'idea era realizzabile e ottenne una risposta positiva.
Interpellò poi il luogotenente Matthew Fontaine Maury (1806-1873), capo del National Observatory di Washington, colui che aveva disegnato la mappa atlantica più precisa dell'epoca.
Vista la fattibilità tecnica, nel 1854 Cyrus Field organizzò la New York, Newfoundland and London Telegraph Company, finanziata con l'emissione di titoli coperti da un gruppo di capitalisti della città. Dopo due anni e mezzo venne completata la linea telegrafica da New York a St. John in Terranova, lunga mille miglia e costata un milione di dollari (l'equivalente di circa 300 milioni di dollari attuali).
L'Atlantic Telegraph Company
Il passo seguente fu quello di andare in Inghilterra per cercare sostegno al cavo transatlantico. Vi si recò Samuel Morse conducendo un'importante esperimento: dopo aver connesso dieci linee telegrafiche, ciascuna comprendente le 200 miglia da Londra a Manchester, fu in grado di trasmettere un segnale per l'intero circuito di 2000 miglia.
Il risultato fu positivo: per Morse era possibile trasmettere e ricevere un segnale su un cavo sottomarino lungo la distanza da Terranova all'Irlanda. Cyrus Field chiese anche la consulenza di Faraday, e anch'egli concordò con la fattibilità del progetto. Al coro si unirono anche John Watkins Brett (l'artefice del cavo della Manica) e il fisico-matematico Lord Kelvin. Field chiese da ultimo all'Ammiragliato inglese di fare degli scandagli, e questi confermarono i dati di Maury.
Appurata la fattibilità tecnica del progetto, nel 1856 venne costituita la Atlantic Telegraph Company con 350 azioni da mille sterline l'una (circa un miliardo di dollari attuali).
Capo ingegnere dell'impresa venne nominato Charles Tilston Bright (1832-1888), responsabile della parte elettrica era Edward Orange Wildman Whitehouse (1816-1890), mentre nel CdA vennero messi banchieri e mercanti di Londra e di Liverpool, oltre a Lord Kelvin.